Vampire Wars - L'Eredità (Warhammer) by SAVILE Steven

Vampire Wars - L'Eredità (Warhammer) by SAVILE Steven

autore:SAVILE Steven
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-04-59598-4
editore: Abyssinian
pubblicato: 2009-12-31T16:00:00+00:00


11

LE SPADE DEL DISPREZZO

Guado di Esseri, Sylvania

Inverno 2010

La battaglia non fu uno scontro comune.

Non mancavano le urla dei soldati caduti, le fiere grida di battaglia, la fuga disordinata e precipitosa quando le spade risuonavano minacciose sugli scudi. Tuttavia era impossibile spaventare un nemico che non conosceva la paura. E nonostante le urla, il rullio dei tamburi e lo scalpiccio continuo, nessun rumore metallico di spade risuonava sul campo di battaglia.

I soldati di Ottilia sferravano colpi sotto la pioggia torrenziale, tagliando le braccia dei non morti protese per afferrarli e graffiarli. I morti avanzavano barcollando e i vivi vacillavano all'indietro per sottrarsi al loro abbraccio asfissiante. Il terreno era insidioso. Era di fatto impossibile combattere. Barcollavano e vacillavano davanti ai non morti, e i loro movimenti incerti ricordavano quelli dell'esercito mostruoso di von Carstein.

Orde di non morti continuavano ad arrivare sempre più numerose, senza alcuna paura o preoccupazione per la loro salvezza.

Fischer combatté al fianco di Baumann e l'arciere biondo si rivelò altrettanto abile con la spada. In lui c'era solo la tenace determinazione di restare vivo. In più di un'occasione, durante la battaglia, Baumann aveva abilmente parato dei colpi diretti a Fischer.

Fischer si piegò per scansare un colpo e conficcò la spada nello stomaco di uno zombi. Metà del volto era divorato dai vermi. Affondò con violenza la spada fino alla colonna vertebrale. Il busto della donna cedette piegandosi su se stesso. Fischer estrasse la spada. Incapace di sostenersi, il corpo della donna cadde ai piedi dei due uomini, tentando di afferrarli ancora. Le sue mani ad artiglio agganciarono la caviglia di Baumann e Fischer con la sua spada prontamente troncò di netto il polso della donna, allontanando con un calcio la mano tagliata. Un altro zombi però stava avanzando e non c'era tempo per i ringraziamenti.

I due uomini continuarono a combattere, il respiro affannoso, le braccia stanche. Gli zombi erano in superiorità numerica e si scavalcavano l'un l'altro per cercare di raggiungerli. Una marea. Una forza innegabile che distruggeva qualsiasi cosa incontrasse sul suo cammino.

Era così per tutto il Guado di Essen.

L'esercito di von Carstein era instancabile e letale. Non aveva bisogno di armi. I morti si gettavano addosso ai soldati terrorizzati, trascinandoli nel fango, e una volta a terra, brulicavano sopra di loro, afferrandoli, mordendoli e lacerando la loro carne.

Era una barbarie.

Non era una battaglia, era una carneficina.

I ghoul, un tempo uomini come Fischer e Baumann ma ormai mangiatori di morti, raccoglievano nel fango i cadaveri calpestati dai combattenti. Strappavano brandelli di carne e vi si abbuffavano. Amici, nemici, i ghoul non facevano differenza.

Fischer parò un artiglio pronto a cavargli gli occhi e conficcò la spada nella gola di una donna. Capelli sporchi di sangue ricadevano sul suo volto. Al posto degli occhi c'erano orbite vuote. Lo zombi si buttò in avanti sulla spada, cercando di intrappolarlo in un abbraccio mortale. Fischer non riuscì a liberare l'arma. I ciuffi insanguinati della donna caddero sulla faccia di Fischer quando lei si gettò su di lui. Fischer si sentiva cedere sotto il suo peso.



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